Questa mattina (venerdì 9 marzo) ad Ardesio sono ricomparse davanti alle case dei single del paese le “Croci di Mezza Quaresima”, una tradizione tipicamente ardesiana che quest’anno è stata posticipata di un giorno a causa della neve e del maltempo.
La tradizione prevede che ogni anno nella notte del “gioedé de la mèsa” (giovedì di mezza Quaresima) un gruppo di ignoti si aggiri per il centro storico di Ardesio e attrezzati di calce banca e pennelli dipingano sul pavimento, proprio fuori dall’ingresso delle case dei single, delle croci bianche. E le croci non risparmiano nessuno, ragazzi (dai 30 anni) e ragazze (dai 27 anni), uomini e donne non sposati questa mattina si sono svegliati con le loro croci, oggi tutte rigorosamente bianche anche se in passato vi era una distinzione tra quelle per le “non maritate” che erano rosa e quelle per gli “scapoli” che erano bianche.
Di piccole dimensioni quelle dei giovani appena entrati nel gruppo degli “zitelli” e quindi con ancora molti anni e occasioni per maritarsi, sempre più lunghe invece quelle di single “doc”, tanto che alcune croci attraversano l’intera piazza.
Ad Ardesio nessuno si offende, tutti conoscono infatti questa simpatica tradizione opera di alcuni ignoti burloni del paese e qui per alcuni le croci sono anche un vanto, come per la fruttivendola Adriana Valli, detta “Cèchi” la cui croce è probabilmente la più importante, per dimensioni, del paese, infatti quest’anno entra in un tombino per uscire dal successivo.
Gli ignoti questa mattina hanno lasciato anche un piccolo regalo alla “Cèchi”: una targa con foto e con la dedica “Con stima, al simbolo della nostra tradizione, sei la nostra zitella preferita” e una generica firma “Ardesio”.